Con Il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e dell'Ambiente (datato
28 dicembre 2012 e pubblicato sulla «Gazzetta ufficiale» del 2 gennaio) il
Governo ha varato il nuovo conto energia termico per l’anno 2013.
Il nuovo conto termico opera in continuità con la strategia energetica italiana
tesa al superamento degli obiettivi energetico – ambientali, fissati al 2020
dall'Unione europea.
La norma ha l'obiettivo di promuovere l'efficienza energetica, in particolare
per riqualificazioni dei fabbricati della pubblica amministrazione, e la
produzione e l'auto-consumo di energia termica green per tutti i soggetti,
pubblici e privati.
Al nuovo Conto Termico possono avere accesso le Pubbliche
amministrazioni che intendano applicare interventi di incremento dell'efficienza
energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili
ed i privati relativamente agli interventi per la produzione di energia termica
da fonti rinnovabili.
Il decreto è parzialmente in sovrapposizione con i meccanismi di detrazione
fiscale del 55%, prorogati al 30 giugno 2013. Per le Pubbliche amministrazioni
quindi, che non hanno accesso alle tradizionali detrazioni fiscali per il
risparmio energetico, la strada del conto termico sembra essere la via
obbligatoria, mentre i privati hanno la possibilità di scegliere, fino al 30
giugno, tra conto energia e conto termico.
Il conto termico risolve infatti la fondamentale
discriminazione secondo la quale finora le amministrazioni pubbliche erano
escluse dalle detrazioni Irpef e Ires del 55% per il risparmio energetico.
Gli incentivi attivi nel nuovo conto termico si concentrano su due tipologie di
intervento: la posa in opera di sistemi di efficientamento energetico su pareti
e coperture (per la sola Pa) e gli impianti di produzione di energia termica
rinnovabile per amministrazioni pubbliche e privati.
Col nuovo conto termico la pubblica amministrazione può accedere alle
incentivazioni con rimborso diretto dal Gse, finalizzate agli interventi di
efficienza energetica e/o sostituzione di impianti di climatizzazione.
Per le sole amministrazioni pubbliche, sono finanziabili tutti quegli interventi
volti a:
- isolamento termico;
- strutture ombreggianti per ridurre i consumi di climatizzazione estiva;
- caldaie a condensazione.
Oltre alle azioni intraprese dalle PA sono finanziabili quei privati che
intendano mettere in atto interventi di efficientamento riconducibili alle
rinnovabili termiche:
- solare termico;
- pompe di calore elettriche e a gas;
- generatori di calore a biomassa, stufe/caldaie a legna e a pellet, con valvole
termostatiche per il controllo del comfort (e dei consumi) dei vari ambienti.
L’altra novità è costituita dal fatto che mentre nel conto energia viene pagato
l'incentivo solo sull'energia elettrica effettivamente generata dai pannelli
fotovoltaici, nel conto termico l’incentivo viene calcolato in base alla stima
delle produzioni annue delle tipologie di intervento.
Tuttavia gli incentivi non sono cumulabili e sono assegnati solo per quegli
interventi che non beneficiano già di altri incentivi statali, fatta eccezione
per i fondi di garanzia, i fondi di rotazione e i contributi in conto interesse.
Il Ministero dello sviluppo economico stima che il nuovo conto termico
rimborserà circa il 40% delle spese di intervento sostenute per l’efficienza
energetica, includendo eventuali costi di diagnosi e
certificazione energetica.